EIAS 24 (EGYPT INTERNATIONAL AIRSHOW)

Dal 3 al 5 settembre di quest’anno si è tenuto presso l’aeroporto internazionale di El Alamein la prima edizione dell’Egypt International Airshow. Questo nuovo salone sarà un appuntamento che si aggiunge ai vari appuntamenti regolari in campo aeronautico ma oltre ad offrire un’opportunità ai vari paesi africani, si adatta perfettamente anche al mondo mediorientale.

L’aeroporto è stato scelto grazie alla sua posizione favorevole per ospitare un evento di tale portata e per la vicinanza ad un arteria principale che partendo dal Cairo costeggia la litoranea passando per Alessandria, altro aeroporto di maggior connettività, arrivando fino alla città di El Alamein dove ha sede il Governo e dove si trovano tutte le agenzie statali tra cui gli uffici presidenziali e di gabinetto ma soprattutto dove è iniziata un impressionante trasformazione della regione che è in atto già da qualche anno. I numeri del salone parlano chiaro, 300 compagnie e aziende espositrici, più di 180 delegazioni provenienti da tutto il mondo, più di 15000 visitatori, più di 20 padiglioni ospitanti i Paesi stranieri e le Aziende partecipanti, una statica di più di 50 velivoli tra civili e militari esposti sul grandissimo piazzale dell’aeroporto e altrettanti esibiti i volo. Tutto questo unito ad un meteo praticamente perfetto ha permesso un successo sopra ad ogni previsione. L’EIAS 24 si è svolto sotto il patrocinio del presidente Abdel Fattah Al-Sisi ed è stato guidato dal Ministro della Difesa egiziano , dall’Aeronautica Militare egiziana , dal Ministro dell’aviazione civile , dall’Agenzia spaziale egiziana e da EgyptAir.

Il salone ha avuto l’obbiettivo di accelerare l’industrializzazione, la digitalizzazione e la globalizzazione nei settori della difesa , dello spazio e dell’aviazione commerciale in Africa e nel Medio Oriente, inoltre è stata una piattaforma unica per promuovere la collaborazione internazionale nel settore dell’aviazione , in cui i leader del settore e le parti interessate di tutto il mondo hanno avuto l’opportunità di incontrarsi, scambiare idee innovative, esplorare tecnologie all’avanguardia e cercare nuove opportunità di partnership ed, essendo una piattaforma senza precedenti per l’Egitto, promuovere i legami con il settore spaziale in evoluzione. Dando un primo sguardo nel settore della statica si è capito di quanto l’Egitto guardi con molto interesse al mondo Arabo in quanto la maggior parte dei velivoli esposti provenivano prevalentemente dall’ Arabia Saudita , dagli Emirati Arabi Uniti, dal Qatar e dalla Turchia.

Era presente anche l’Italia con Leonardo che ha esposto un discreto numero di varianti di elicottero oltre al nuovo M-346 FA e al più piccolo M-345. L’Aeronautica Militare Egiziana esponeva gli aerei di ultima acquisizione che, a parte un Mirage 2000 EM, comprendeva una coppia di Mig-29 M2 Fulcrum-E, un F-16 C Fighting Falcon e un Dassault Rafale DM. Presenti anche diversi elicotteri tra cui un Mil MI-8, un Kamov Ka-52 E Alligator e varie versioni di Leonardo tra cui un AW109 in versione Vip, un AW139 in configurazione Search and Rescue e un nuovissimo AW149 nella versione Combat. Una curiosità sul Kamov Ka-52 Alligator esposto che sembrava apparentemente esposto dalla ditta russa Rosoboronexport ma dopo una attenta occhiata si potevano facilmente distinguere gli adesivi color sabbia che coprivano i numeri e le insegne dell’aeronautica militare egiziana. Erano presenti anche gli Stati Uniti con un piccolo numero di velivoli e non di ultima generazione.

Dato che quest’anno è il 50° anniversario della Qatar Emiri Air Force lo Stato arabo ha partecipato con un cospicuo numero di assetti all’EIAS, tra questi, due Eurofighter Typhoon, un Boeing C-17A, un Boeing AH-64E Apache, un NH-90 e un Pilatus PC-24. Per non essere da meno gli Emirati Arabi Uniti hanno inviato un Mirage 2000-9, un Lockheed Martin F-16E, un Airbus C295W, un Airbus A330MRTT, un Saab GlobalEye e un aereo da pattugliamento di frontiera AT802 I Archangel.

Oltre a tutto questo erano presenti diverse pattuglie acrobatiche che hanno intrattenuto quotidianamente il pubblico tra cui il team “Ba Yi” (1 agosto) ovvero la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLAAF) con sei Chengdu J-10 CY e J-10 SY (versione biposto) che però si è esibita solamente un giorno, la squadra acrobatica dei “Saudi Hawks” con sette BAE Hawk Mk65A della Royal Saudi Air Force, una delle pattuglie acrobatiche indiane, i “Sarang” (“Pavone”) , con quattro elicotteri HAL Dhruv MK-III modificati e naturalmente i padroni di casa del team “Silver Stars” dell’Aeronautica Egiziana che hanno volato con 10 Hongdu K-8 E Karakoram.

Tra i sistemi aerei senza pilota presenti in mostra statica incuriosivano i tre modelli progettati in Egitto e sviluppati dalla Robotic Engineering System. L’ E-June 30 di media altitudine, già in servizio con l’aeronautica egiziana, che svolge il ruolo di ricognizione e di sorveglianza, con un’apertura alare di 12,4 metri e con un’autonomia di volo fino a 14 ore , con una velocità massima di 260 km orari e può operare tra i 18 e i 20.000 piedi. L’ Ahmous, progettato nel 2019 con test di terra quasi completati e con test di volo previsti per il 2025, con un’apertura alare di 18 m , con singolo motore e la capacità di operare a 23.000 piedi di quota e con la velocità massima di 250 km/h. Per ultimo l’audace 6th October, ancora in fase di sviluppo, con 10 punti di attacco, 4 sull’ala anteriore e 6 su quella posteriore e con la capacità di carico fino a 1.000 kg. Il primo volo è previsto nel 2025 e dovrebbe volare fino a 25.000 piedi di altezza , alimentato da due motori può raggiungere i 260 km/h e un’autonomia di 30 ore. Oltre a quella egiziana erano numerose le ditte che proponevano siatemi senza pilota tra cui alcuni leader del settore come la cinese CATIC e la turca Baykar. Cambiando settore, a gennaio il Ministero della difesa egiziano ha inviato una richiesta di proposte per 36 aerei addestratori da attacco leggero alla quale almeno quattro aziende hanno risposto.

La cinese CATIC ha offerto l’ L-15, l’italiana Leonardo ha proposto l’ M-346 FA insieme all’ M-345 Master , la Korean Aerospace Industries (KAI) ha proposto il suo FA-50 / T-50 e la Aero Vodochody offre l’L-39 NG sia nella versione da addestramento che in quella da attacco leggero. L’Egitto ha in programma di acquistare l’aereo per sostituire l’anziana linea dei K-8 E, ma l’Organizzazione araba per l’Industrializzazione ( AIO ) con sede a Helwan vorrebbe che qualsiasi acquisto includesse il trasferimento di tecnologia e l’assemblaggio locale. L’unica ad avere iniziato un colloquio in tal senso sembra essere la coreana KAI con il loro T-50 tuttavia ci vorrebbe del tempo per organizzarlo e il Cairo è desideroso di acquistare l’aereo il prima possibile. L’altro ostacolo potrebbe essere il finanziamento e qualsiasi accordo è probabile per coinvolgere un notevole supporto da parte delle banche del venditore. Ai quattro concorrenti si è aggiunto un nuovo avversario giusto all’EIAS 24. Infatti il salone di El Alamein è stato la vetrina giusta per presentare ufficialmente in ambito internazionale il nuovissimo addestratore avanzato della Turkish Aerospace Industries (TAI) che , dal volo inaugurale dello scorso 25 aprile, punta ad essere esportato ovunque vi sia la necessità di ammodernare il reparto addestrativo di una forza armata con un velivolo economico e ad alte prestazioni. L’Hurjet Jet Trainer infatti oltre ad avere un’avionica avanzata è un velivolo all’avanguardia e vanta prestazioni superiori grazie anche al suo postbruciatore che gli permette di raggiungere velocità significative.

Anche nel settore del trasporto l’aviazione egiziana sta affrontando il problema di sostituire l’anziana linea dei 24 C-130 H in servizio fin dal lontano 1976 e per cui Lockheed Martin ha già iniziato un lavoro di avvicendamento con il nuovo C-130J-30 Super Hercules annunciando proprio durante il salone l’acquisti da parte dell’EAF dei primi due velivoli che saranno in consegna nel 2026 e che faranno parte di un probabile totale di 12 velivoli. Anche la cinese CATIC era presente al salone esibendo proprio nel giorno dell’apertura e alla presenza del presidente egiziano Abdel-Fattah Al-Sisi il loro aereo da trasporto quadrimotore Xian Y-20 il che fa pensare che sono alla ricerca del primo cliente per l’esportazione di questo aereo appena rimotorizzato con un nuovo motore per aumentare le prestazioni della prima variante. La Francia ha portato il suo Rafale Demo Team per rendere omaggio ai contratti che porteranno, a partire dal 2026, 31 Rafale aggiuntivi alla flotta egiziana già pienamente operativa.

Anche l’aeronautica degli Emirati Arabi Uniti ha contribuito con un Mirage 2000-9 EAD e un F-16E Block 60, mentre la Royal Saudi Air Force ha portato un Eurofighter Typhoon F.2. Per terminare si sono esibiti in volo un altro paio di F-16, lo ZEUS greco e quello americano dei “Buzzard” di Aviano, in Italia.

L’unico elicottero presentato in volo è stato l’ HAL (Hindustan Aeronautics Limited) ALH (Advanced Light Helicopter) Dhruv Mk-III dell’aeronautica Indiana che era presente in mostra statica anche nella versione da salvataggio e pattugliamento marittimo. L’EIAS 24 ha dato un discreto spazio anche ai mezzi civili privati e non. Egyptair e Air Cairo hanno sottolineato i piani del governo di investire enormemente nello sviluppo degli aeroporti esistenti nel paese al fine di potenziare un’industria turistica già fiorente portando un Boeing 787 Dreamliner e un Airbus A320 NEO. Presenti anche tutte le principali compagnie che producono aerei privati con le loro ultime novità di lusso. Un modello presente piuttosto particolare è stato un Boeing 757-200 di proprietà di Honeywell; questo aereo è un banco di prova dell’azienda e una caratteristica distintiva di questo velivolo è un pilone orizzontale sul lato destro, simile a un’ala molto piccola, che può essere dotato di un motore di prova soggetto a test. Il velivolo è stato in tournée nell’area mediorientale per mostrare l’intera gamma di soluzioni di connettività dell’azienda.

Concludendo questa prima edizione dell’expo egiziana è stata un successo e le dinamiche del mercato militare e civile egiziano ci portano a credere che la prossima edizione sarà sempre più interessante soprattutto in termini di numeri e di partecipanti.

Foto e Articolo di ©Mirco Bonato


La El Qūwāt El Gawīyä El Maṣrīya by ©Omar Rigamonti

La El Qūwāt El Gawīyä El Maṣrīya, (in arabo القوات الجوية المصرية‎?), conosciuta internazionalmente con la designazione in lingua inglese Egyptian Air Force e con la sigla EAF, è l’aeronautica militare egiziana e parte integrante delle forze armate egiziane. Istituita dopo la Rivoluzione egiziana del 1952 segue la precedente Royal Egyptian Air Force di impostazione britannica.

Le forze aeree egiziane (Egyptian Air Force – EAF) costituiscono una delle componenti più importanti delle forze armate dell’Egitto e rappresentano la più grande forza aerea del continente africano e del mondo arabo. Fondata ufficialmente nel 1932, la EAF ha avuto un ruolo significativo in molti conflitti nella regione, come le guerre arabo-israeliane e la guerra del Golfo.

Un pò di storia….

L’aviazione militare egiziana ha giocato un ruolo fondamentale in diversi momenti della storia del Medio Oriente:

  • Guerre arabo-israeliane: Durante i conflitti del 1948, 1956, 1967 e 1973, l’aeronautica egiziana fu pesantemente coinvolta. In particolare, nella guerra dei sei giorni del 1967, l’EAF subì perdite devastanti quando molti dei suoi aerei furono distrutti al suolo da attacchi aerei israeliani. Tuttavia, riuscì a ricostruirsi e a migliorare il proprio stato di preparazione negli anni successivi.
  • Guerra dello Yom Kippur (1973): L’aeronautica egiziana fu più preparata e giocò un ruolo importante durante questo conflitto, supportando l’avanzata delle forze terrestri egiziane nel Sinai contro Israele.

Flotta e armamenti

Le forze aeree egiziane possiedono una flotta varia e moderna che combina tecnologie occidentali e russe. Negli ultimi decenni, l’Egitto ha diversificato le sue fonti di approvvigionamento, acquistando aerei da Francia, Stati Uniti e Russia. Tra i velivoli più rilevanti.

L’EAF gioca un ruolo cruciale nella protezione del vasto territorio egiziano, che comprende sia regioni desertiche che aree strategiche come il Canale di Suez. Inoltre, l’Egitto ha partecipato a operazioni internazionali per la lotta al terrorismo, specialmente contro gruppi estremisti nel Sinai e nelle aree confinanti con la Libia.

Capacità di difesa aerea

L’Egitto ha anche investito in sistemi di difesa aerea avanzati, inclusi missili terra-aria come l’S-300VM, di origine russa, per proteggere lo spazio aereo da attacchi missilistici o aerei.

In sintesi, le forze aeree egiziane sono considerate una delle forze militari più potenti della regione, con un ruolo strategico cruciale nel mantenimento della sicurezza nazionale e regionale.

Di seguito una carrellata degli Aerei in dotazione alle forze aeree Egiziane:

AEREI:

  • Rafale DM / Rafale EM
    24 ordinati, 16 Rafale DM biposto e 8 Rafale EM monoposto. Ulteriori 30 aerei sono stati ordinati il 4 maggio 2021.
  • Mikoyan MiG-29 Fulcrum
    35 MiG-29M2 / 6 MiG-29M2
    46 tra MiG-29M e MiG-29M2 ordinati (più due rimpiazzi per ripianare la perdita di altrettanti aerei).
    Ad aprile 2017 il ministero della difesa egiziana ha comunicato che il primo lotto di 50 MiG-29M/M2 è stato consegnato, non comunicando il numero preciso degli aerei presi in carico.
    2 MiG-29M persi rispettivamente il 3 novembre 2018 e il 5 dicembre del 2019.
    A fine 2020 risultano consegnati tutti i 46 esemplari, compresi i 2 rimpiazzi per i due velivoli persi nel 2018 e nel 2019.
    Tre esemplari sono stati distrutti sulla base aerea di Marawi, in Sudan, dove erano schierati per una esercitazione.
  • F-16A / F-16C / F-16B / F-16D
    42 F-16 del block 15 (34 F-16A monoposto e 8 F-16B biposto) ordinati con il programma “Peace Vector I” il 25 giugno 1980, con consegne a partire dal 1982.[24] 40 F-16 del block 32 (34 F-16C monoposto e 8 F-16D biposto) ordinati con il programma “Peace Vector II” nel 1981, con consegne a partire dal 1986.[24] 47 F-16 del block 40 (35 F-16C monoposto e 12 F-16D biposto) ordinati con il programma “Peace Vector III” nel giugno 1990, con consegne a partire dall’ottobre 1991.[24] 46 F-16 del block 40 costruiti dalla turca TAI (34 F-16C monoposto e 12 F-16D biposto) ordinati con il programma “Peace Vector IV” nel 1994, con consegne a partire dallo stesso anno e proseguite per tutto il 1995.[24] 21 F-16C del block 40 ordinati con il programma “Peace Vector V” nel 1996, con consegne a partire dal 1999.[24] 24 F-16 del block 40 (12 F-16C monoposto e 12 F-16D biposto) ordinati con il programma “Peace Vector VI” nel marzo del 1999, con consegne a partire dal 2001.[24] 20 F-16 del block 52 (16 F-16C monoposto e 4 F-16D biposto) ordinati con il programma “Peace Vector VII” il 24 dicembre 2009, con consegne a partire dal 2012, che hanno portato il numero finale di velivoli consegnati a 240.[5][24] Nel 1997, tutti gli aerei del Block 15 e del Block 32 furono modificati al Block 42.
    Secondo un rapporto dell’International Institute for Strategic Studies (IISS), al novembre 2016 risultano in servizio 209 esemplari.
  • Dassault Mirage 2000
    16 Mirage 2000EM e 4 Mirage 2000BM consegnati.
  • Air Tractor AT-802
    12 consegnati. Si tratta di AT-802 ex Al-Quwwāt al-Jawiyya al-Imārātiyya acquistati nel 2015
  • Beechcraft 1900
    4 B1900C Elint consegnati.
  • Northrop Grumman E-2 Hawkeye
    8 E-2C consegnati
  • Lockheed EC-130 Hercules
    2 EC-130H consegnati
  • Lockheed C-130 Hercules
    21 C-130H e 2 VC-130H consegnati, 19 del primo modello ed 1 del secondo in servizio.
  • Lockheed Martin C-130J Super Hercules
    Il Dipartimento di Stato statunitense, a gennaio 2022, ha autorizzato la vendita di 12 C-130J, oltre a una dozzina di motori di riserva.
    Primi 2 C-130J ordinati il 5 settembre 2024.
  • CASA C-295
    24 C-295M consegnati a partire dal 2011
  • Antonov An-74 Coaler
    13 An-74T-200 consegnati
  • Ilyushin Il-76 Candid
    2 Il-76MF ex Royal Jordanian Air Force consegnati ad agosto 2019
  • Beechcraft King Air 200
    3 King Air consegnati
  • Airbus A340
    1 A340-211 consegnato
  • Gulfstream Aerospace Gulfstream III
    3 G.1159A Gulfstream III consegnati
  • Gulfstream IV
    1 G.1159B Gulfstream IV consegnato
  • Cessna 680 Citation Sovereign
    1 Cessna 680 consegnato
  • Dassault Falcon 7X
    1 Falcon 7X consegnato
  • Dassault Falcon 20
    1 Falcon 20 consegnato
  • Embraer EMB 312 Tucano
    54 EMB-312A consegnati
  • Grob G 115
    74 G 115EG
  • Hongdu K-8 Karakorum
    120 esemplari consegnati. Due sono andati persi per incidenti.
  • Dassault Mirage 5
    6 Mirage 5SDD da addestramento consegnati

ELICOTTERI:

  • Boeing AH-64 Apache
    45 AH-64D ricevuti dal 2003 (35 AH-64A portati allo standard AH-64D sono stati inizialmente ricevuti, con altri 10 AH-64D ordinati nel 2010).
    I 43 elicotteri in servizio al gennaio 2022, saranno sottoposti ad un programma di aggiornamento che li porterà ad uno standard simile alla versione AH-64E Guardian.
    Il 27 novembre la Defense Security Cooperation Agency statunitense ha approvato la vendita di ulteriori 10 elicotteri d’attacco AH-64E APACHE all’Egitto.
    La vendita, del valore di circa un miliardo di dollari e che verrebbe effettuata tramite programma FMS, deve ancora ottenere la piena ufficialità che verrà ottenuta una volta approvata dal Congresso.
  • AgustaWestland AW109
    3 AW109 consegnati
  • AgustaWestland AW139
    2 AW139 consegnati
  • AgustaWestland AW149 SAR
    24 AW149 ordinati nel 2019
  • AgustaWestland AW189
    8 AW189 ordinati nel 2019 e 4 operativi
  • Boeing CH-47 Chinook Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti elicottero da trasporto pesante
    CH-47C 3
    CH-47D 16
    14 CH-47C consegnati e 3 in servizio, 17 CH-47D consegnati e tutti in servizio.
    Il 26 maggio 2022, il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato l’acquisto di 23 nuovi CH-47F.
    Il 3 gennaio 2023 sono stati ordinati 12 CH-47F, rispetto ai 23 annunciati a maggio 2022
  • Mil Mi-8 Hip
    40 Mi-8T Hip-C e 27 Mi-17 Hip-H consegnati, 35 dei primi e 27 dei secondi in servizio.
    Uno dei 27 Mi-17 si è schiantato al confine con la Libia a maggio 2020
  • Mil Mi-24 Hind
    Si ritiene che almeno uno squadrone di Mi-24V sia in servizio dal 2017, con 12 aeromobili acquisiti
  • Kamov Ka-52 Alligator
    46 Ka-52E ordinati
    Al dicembre 2018 risultano consegnati 34 esemplari
  • Sikorsky UH-60 Black Hawk
    2 UH-60M consegnati
  • Aérospatiale SA 341 Gazelle
    108 SA 342K consegnati
  • Aérospatiale AS 350 Écureuil
    3 AS-350 consegnati
  • Kaman SH-2 Seasprite
    14 SH-2G consegnati dal 1997

ENGLISH VERSION

From September 3-5 this year, the first Egypt International Airshow was held at the El Alamein International Airport. This new show will be an addition to the various regular aviation events, but in addition to providing an opportunity for the various African countries, it also fits perfectly with the Middle Eastern world.

The airport was chosen because of its favorable location to host an event of this magnitude and because of its proximity to a main artery that starting from Cairo runs along the coastline passing through Alexandria, another airport of greater connectivity, arriving all the way to the city of El Alamein where the government is headquartered and where all state agencies including the presidential and cabinet offices are located but above all where an impressive transformation of the region has begun and has been underway for a few years now. The numbers of the show speak for themselves, 300 exhibiting companies and companies, more than 180 delegations from all over the world, more than 15000 visitors, more than 20 pavilions hosting foreign countries and participating Companies, a static of more than 50 aircraft including civilian and military exhibited on the very large airport forecourt and as many exhibited in flight. All this combined with virtually perfect weather made for a success above all expectations.

EIAS 24 was held under the patronage of President Abdel Fattah Al-Sisi and was led by the Egyptian Minister of Defense, the Egyptian Air Force, the Egyptian Minister of Civil Aviation, the Egyptian Space Agency and EgyptAir.

The show was aimed at accelerating industrialization, digitization and globalization in the defense , space and commercial aviation sectors in Africa and the Middle East , also it was a unique platform to promote international collaboration in the aviation sector, where industry leaders and stakeholders from around the world had the opportunity to meet, exchange innovative ideas, explore cutting edge technologies and seek new partnership opportunities and, being an unprecedented platform for Egypt, promote ties with the evolving space sector .Taking a first glance in the static sector , it became clear of how Egypt looks with much interest to the Arab world as most of the aircraft on display were mainly from Saudi Arabia, the United Arab Emirates, Qatar and Turkey.

Italy was also present with Leonardo displaying a fair number of helicopter variants in addition to the new M-346 FA and the smaller M-345. The Egyptian Air Force displayed its latest acquisition aircraft which, apart from a Mirage 2000 EM, included a pair of Mig-29 M2 Fulcrum-E aircraft, an F-16 C Fighting Falcon and a Dassault Rafale DM. Also present were several helicopters including a Mil MI-8, a Kamov Ka-52 E Alligator and various Leonardo versions including an AW109 in Vip version, an AW139 in Search and Rescue configuration and a brand new AW149 in Combat version. A curiosity about the Kamov Ka-52 Alligator on display which appeared to be apparently displayed by the Russian company Rosoboronexport but after a close look one could easily make out the sand-colored stickers covering the Egyptian Air Force numbers and insignia. The United States was also present with a small number of aircraft and not the latest generation.

As this year is the 50th anniversary of the Qatar Emiri Air Force the Arab state participated with a conspicuous number of assets at EIAS, including two Eurofighter Typhoons, a Boeing C-17A, a Boeing AH-64E Apache, an NH-90 and a Pilatus PC-24. Not to be outdone, the United Arab Emirates sent a Mirage 2000-9, a Lockheed Martin F-16E, an Airbus C295W, an Airbus A330MRTT, a Saab GlobalEye and an AT802 I Archangel border patrol aircraft.

In addition to all this, there were several aerobatic patrols that entertained the public daily including the “Ba Yi” team (Aug. 1) i.e., the People’s Liberation Army Air Force (PLAAF) aerobatic patrol with six Chengdu J-10 CY and J-10 SY (two-seater version) which, however, only performed one day, the “Saudi Hawks” aerobatic team with seven BAE Hawk Mk65As from the Royal Saudi Air Force , one of India’s aerobatic patrols , the “Sarang” (“Peacock”), with four modified HAL Dhruv MK-III helicopters, and of course the hosts of the Egyptian Air Force’s “Silver Stars” team who flew 10 Hongdu K-8 E Karakoram.

Among the unmanned aerial systems in the static exhibition intrigued the three models designed in Egypt and developed by Robotic Engineering System.
The medium-altitude E-June 30, already in service with the Egyptian Air Force , which performs the role of reconnaissance and surveillance, with a wingspan of 12.4 meters and a flight range of up to 14 hours , with a maximum speed of 260 kilometers per hour and can operate between 18 and 20,000 feet. The Ahmous, designed in 2019 with ground tests nearly completed and flight tests scheduled for 2025 , with a wingspan of 18 m , single engine and the ability to operate at an altitude of 23,000 feet and with the maximum speed of 250 km/h. Last is the daring 6th October, still under development, with 10 attachment points, 4 on the front wing and 6 on the rear wing, and with load capacity of up to 1,000 kg. The first flight is scheduled in 2025 and is expected to fly up to 25,000 feet high , powered by two engines it can reach 260 km/ h and a range of 30 hours. In addition to the Egyptian one there were numerous firms proposing unmanned siemas including some industry leaders such as China’s CATIC and Turkey’s Baykar. Changing sectors, in January the Egyptian Ministry of Defense sent out a request for proposals for 36 light attack trainer aircraft to which at least four companies responded.

China’s CATIC has offered the L-15, Italy’s Leonardo has proposed the M-346 FA along with the M-345 Master , Korean Aerospace Industries (KAI) has proposed its FA-50 / T-50 and Aero Vodochody is offering the L-39 NG in both training and light attack versions.
Egypt plans to buy the aircraft to replace the aging K-8 E line, but the Helwan-based Arab Industrialization Organization ( AIO ) would like any purchase to include technology transfer and local assembly. The only one to have initiated such talks seems to be Korea’s KAI with their T-50 however it would take time to arrange and Cairo is eager to purchase the aircraft as soon as possible.The other hurdle could be financing and any deal is likely to involve considerable support from the seller’s banks.The four competitors were joined by a new opponent right at EIAS 24.

In fact, the El Alamein exhibition was the right showcase to officially present in the international arena the brand new advanced trainer from Turkish Aerospace Industries (TAI), which, since its inaugural flight last April 25, aims to be exported wherever there is a need to modernize the training department of an armed force with an economical and high-performance aircraft.
In fact, the Hurjet Jet Trainer, in addition to having advanced avionics, is a state-of-the-art aircraft and boasts superior performance thanks in part to its afterburner that enables it to reach significant speeds.

Also in the transport sector, the Egyptian Air Force is facing the problem of replacing the aging line of 24 C-130 H aircraft in service since way back in 1976 and for which Lockheed Martin has already started a work of turnover with the new C-130J-30 Super Hercules by announcing right during the show the purchase by the EAF of the first two aircraft that will be for delivery in 2026 and will be part of a probable total of 12 aircraft.
China’s CATIC was also present at the show exhibiting right on the opening day and in the presence of Egyptian President Abdel-Fattah Al-Sisi their Xian Y-20 four-engine transport aircraft which suggests that they are looking for the first customer for the export of this aircraft that has just been remotorized with a new engine to increase the performance of the first variant. France brought its Rafale Demo Team to pay tribute to contracts that will bring 31 additional Rafale aircraft to Egypt’s already fully operational fleet starting in 2026.

The United Arab Emirates Air Force also contributed a Mirage 2000-9 EAD and an F-16E Block 60, while the Royal Saudi Air Force brought a Eurofighter Typhoon F.2.
To finish, another pair of F-16s, the Greek ZEUS and the American “Buzzard” ZEUS from Aviano, Italy, took to the air.

The only helicopter presented in flight was the HAL (Hindustan Aeronautics Limited) ALH (Advanced Light Helicopter) Dhruv Mk-III of the Indian Air Force, which was also present in the static display in the rescue and maritime patrol version.

EIAS 24 also gave a fair amount of space to private and non-private civilian vehicles. Egyptair and Air Cairo highlighted the government’s plans to invest hugely in the development of the country’s existing airports in order to boost an already thriving tourism industry by bringing a Boeing 787 Dreamliner and an Airbus A320 NEO. Also present were all the major companies that produce private planes with their latest luxury . One rather unique model present was a Boeing 757-200 owned by Honeywell; this aircraft is a test bed for the company and a distinguishing feature of this aircraft is a horizontal pylon on the right side, similar to a very small wing, which can be fitted with a test engine subject to testing. The aircraft has been touring the Middle East region to showcase the company’s full range of connectivity solutions. In conclusion, this first edition of the Egyptian expo was a success and the dynamics of the Egyptian military and civilian market lead us to believe that the next edition will be increasingly interesting especially in terms of numbers and participants.

Photo and article by ©Mirco Bonato

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