ALBACETE: DENTRO IL TLP, LA “SCUOLA D’ÉLITE” DEI CIELI EUROPEI

Ad Albacete, nel cuore della Castiglia-La Mancha (Spagna), c’è un luogo dove ogni anno centinaia di piloti da caccia europei e statunitensi imparano a parlare la stessa lingua, quella delle operazioni aeree complesse. È il Tactical Leadership Programme (TLP), la scuola d’élite della NATO dedicata alla formazione dei futuri “leader di missione”, trasferita nella Base Aérea di Los Llanos dal 2009 ( prima di trasferirsi ad Albacete nel 2009, il TLP era ospitato in Belgio, presso la Base Aerea di Florennes ) ed oggi considerata uno dei centri d’addestramento più avanzati al mondo.

Il TLP nasce quasi 50 anni fa con un obiettivo semplice ma ambizioso: insegnare alle forze aeree alleate a combattere insieme, integrando tattiche, procedure e capacità di paesi e velivoli diversi ma soprattutto serve principalmente al singolo pilota per essere abilitato a diventare “Mission Commander”, capace di dirigere pacchetti di attacco aereo della coalizione.
Oggi questa vocazione si è trasformata in un programma strutturato che richiama a Albacete decine di gruppi ogni anno, pronti a misurarsi con missioni complesse e scenari che simulano le situazioni operative più delicate del contesto internazionale.

I corsi, che si svolgono più volte l’anno, sono tra i più selettivi dell’alleanza e rappresentano un passaggio quasi obbligato per chi aspira a guidare operazioni aeree multinazionali.

Il percorso dei partecipanti è scandito da tre grandi momenti.
Si parte in aula, con lezioni su pianificazione, dottrina NATO, coordinamento tra diversi assetti e gestione delle minacce. È una fase indispensabile per creare un linguaggio comune tra piloti che volano su macchine molto diverse, dall’Eurofighter al F-16.

Si passa poi all’addestramento su simulatori avanzati, capaci di riprodurre fedelmente scenari operativi reali: è qui che gli allievi imparano a gestire stress, tempi strettissimi e variabili tattiche in continua evoluzione.

Il clou arriva però in volo: missioni con decine di velivoli che decollano in pochi minuti, organizzati in formazioni complesse, con ruoli differenziati e obiettivi che cambiano di volta in volta. È la parte più spettacolare e allo stesso tempo delicata, supervisionata da istruttori con migliaia di ore di volo alle spalle.

Negli ultimi anni il TLP ha integrato pienamente gli assetti di quinta generazione, come l’F-35, impiegato anche nel ruolo di “red force”, ovvero come velivolo avversario.

Una novità che ha portato ulteriore complessità alle esercitazioni, obbligando i piloti di Eurofighter, Rafale e F-18 a confrontarsi con capacità stealth e sensoristica avanzata.

La scelta della Spagna non è casuale. L’area di Albacete offre:

  • spazi aerei vasti e dedicati all’addestramento,
  • condizioni meteorologiche stabili,
  • infrastrutture moderne,
  • vicinanza a zone operative utilizzate anche per altri programmi europei.

Negli ultimi anni la base ha ospitato anche figure istituzionali di rilievo, a testimonianza del valore strategico che Madrid riconosce al TLP non solo per la difesa, ma anche come vetrina internazionale.

Un laboratorio per le tattiche del futuro

Oltre a essere una scuola, il TLP è un vero laboratorio concettuale. Qui nascono, si testano e si affinano procedure e tattiche che poi vengono adottate dalle forze aeree dei paesi partecipanti.
È un ambiente in cui tecnologia, esperienza e dottrina si incontrano e si influenzano a vicenda: il luogo ideale per sperimentare ciò che servirà nelle operazioni di domani.

Dietro la spettacolarità di formazioni di caccia che sfrecciano sopra la Mancha, c’è una logistica mastodontica: carburante, manutenzione, briefing, coordinamento tra nazioni con regole diverse. Un equilibrio delicato che richiede risorse e competenze organizzative di altissimo livello.

La sicurezza è un altro elemento centrale. Il ricordo dei gravi incidenti avvenuti in passato pesa ancora sulle spalle di chi gestisce le esercitazioni e ha portato ad aumentare ulteriormente gli standard operativi.

Negli anni a venire, il TLP continuerà a evolversi insieme alla tecnologia: droni, velivoli stealth, sistemi di guerra elettronica e integrazione digitale saranno sempre più presenti nei corsi.

TLP 2025‑04

Lo Staff di QRA ha avuto l’opportunità di partecipare all’ultimo corso di volo TLP dell’anno, il Flying Course 2025-04, iniziato giovedì 6 novembre e conclusosi venerdì 28 novembre.

Il numero stimato di personale che ha partecipato a questa sessione è stata pari a circa 550 unità, di cui 38 sono stati diplomati, tra cui 26 membri di equipaggi di volo, 6 ufficiali di intelligence e 6 controllori tattici aerei (GCI).

Le missioni di volo si sono svolte dal lunedì al venerdì pomeriggio, a partire da lunedì 17 novembre, mentre i giorni precedenti sono stati dedicati alla formazione accademica e alle missioni sul simulatore MACE ( Modern Air Combat Environment ).

Le nazioni partecipanti alle Blue forces di questo corso di volo hanno contribuito con 20 velivoli, tra cui:

  • Eurofighter dall’Italia,
  • Eurofighter e AV8 dalla Spagna,
  • F-16 dalla Turchia e dalla Romania,
  • Panavia Tornado dalla Germania,
  • Mirage 2000D e 2000-5 dalla Francia.

Per il gruppo “adversary”, Red forces, hanno contribuito altri 9 velivoli, sempre provenienti da:

  • Francia: Mirage 2000D e 2000-5,
  • Spagna: Eurofighter e F-18,
  • Turchia: F-16.

A supporto del corso di volo era presente un aeromobile AWACS della NATO (E-3A) per il controllo del traffico aereo, insieme a risorse di Comando e Controllo (C2) dell’Esercito dell’Aria e dello Spazio durante le missioni TLP.

Degna di nota è stata anche la partecipazione del velivolo senza pilota MQ-9 Predator B (NR-05) della Royal Air Force e di un aeromobile tedesco Jamkite per la guerra elettronica.

Come minacce antiaeree, sono stati previsti sistemi di difesa aerea reali dell’Esercito e dell’Aeronautica spagnola, tra cui NASAMS, SKYGUARD e MISTRAL, mentre il sistema francese ARPEGE è stato impiegato come simulatore di minacce in diverse aree della zona operativa.

Per quanto riguarda altri asset aerei, è stata prevista la partecipazione di un elicottero NH90 spagnolo nelle missioni di Combat Search and Rescue (CSAR), con relativo team.

Presenti anche un C-27J italiano ed un C295 spagnolo, entrambi velivoli da trasporto tattico, oltre a un elicottero del Servizio di Soccorso Aereo (SAR), disponibile dalla Base Aerea di San Javier durante l’intero periodo delle missioni TLP programmate.

Infine, le strutture della TLP hanno consentito di utilizzare il simulatore di volo MACE a piloti e controllori al fine di addestrarsi in un ambiente virtuale, e di interagire con velivoli reali in missioni concrete tramite protocolli avanzati di comunicazione, come il Link 16.

Articolo di ©Omar Rigamonti e ©Fabio Radici

Foto di ©Omar Rigamonti, ©Fabio Radici e ©Massimo Filippini

Gli autori desiderano ringraziare il Colonnello Comandante Cesar Acebes Puertas e la responsabile dell’Ufficio Affari Pubblici (PAO) Jessica Martinez per la loro ospitalità e per l’eccellente organizzazione.


ENGLISH VERSION

In Albacete, in the heart of Castilla-La Mancha (Spain), there is a place where every year hundreds of European and American fighter pilots learn to speak the same language: that of complex air operations. This is the Tactical Leadership Programme (TLP), NATO’s elite school dedicated to training future “mission leaders”, relocated to Los Llanos Air Base in 2009 (before moving to Albacete, the TLP was hosted in Belgium at Florennes Air Base) and today considered one of the most advanced training centers in the world.

The TLP was established almost 50 years ago with a simple but ambitious goal: to teach allied air forces to fight together, integrating tactics, procedures and capabilities from different countries and aircraft. Above all, however, it serves to enable individual pilots to become Mission Commanders capable of directing coalition air strike packages.

Today, this vocation has been transformed into a structured programme that attracts dozens of squadrons to Albacete every year, ready to take on complex missions and scenarios that simulate the most delicate operational situations in the international context.

The courses, held several times a year, are among the most selective in the alliance and are a near-essential step for those aspiring to lead multinational air operations.

The participants’ course is divided into three main stages.
It begins in the classroom, with lessons on planning, NATO doctrine, coordination between different assets, and threat management. This stage is essential for creating a common language among pilots who fly very different aircraft, from the Eurofighter to the F-16.

They then move on to training on advanced simulators, capable of faithfully reproducing real operational scenarios: this is where students learn to manage stress, tight deadlines, and constantly changing tactical variables.

The highlight, however, comes in flight: missions with dozens of aircraft taking off in a matter of minutes, organized in complex formations, with different roles and objectives that change from time to time. It is the most spectacular and, at the same time, delicate part, supervised by instructors with thousands of flight hours behind them.

In recent years, the TLP has fully integrated fifth-generation aircraft, such as the F-35, which are also used in the “Red Air” role as adversary aircraft. This addition has increased the complexity of exercises, forcing Eurofighter, Rafale, and F-18 pilots to confront advanced stealth capabilities and sensor systems.

The choice of Spain is not accidental. The Albacete area offers:

  • vast airspace dedicated to training,
  • stable weather conditions,
  • modern infrastructure,
  • proximity to operational areas also used for other European programs.

In recent years, the base has also hosted high-level institutional figures, highlighting the strategic value Madrid attributes to the TLP not only for defense but also as an international showcase.

A Laboratory for Future Tactics

Beyond being a school, the TLP functions as a conceptual laboratory, where procedures and tactics are developed, tested, and refined before being adopted by the participating air forces. It is an environment where technology, experience, and doctrine converge, making it an ideal place to experiment with the capabilities needed in future operations.

Behind the spectacular formations of jets over La Mancha lies immense logistics: fuel, maintenance, briefings, and coordination among nations with different regulations. This delicate balance requires extensive organizational resources and skills.

Safety is another central element. The memory of serious past incidents continues to weigh on those managing the exercises, leading to increasingly high operational standards.

In the coming years, the TLP will continue to evolve alongside technology: drones, stealth aircraft, electronic warfare systems, and digital integration will become increasingly present in the courses.

TLP 2025‑04

The QRA staff had the opportunity to participate in the last TLP flying course of the year, FC 2025-04, which began on Thursday, November 6 and concluded on Friday, November 28.

Approximately 550 personnel participated in this session, of whom 38 graduated, including 26 flight crew members, 6 intelligence officers, and 6 tactical air controllers (GCI).

Flights took place Monday through Friday in the afternoon, starting Monday, November 17, as the preceding days were dedicated to academic training and missions on the MACE simulator (Modern Air Combat Environment).

The nations participating with the Blue forces of this flying course contributed 20 aircraft, including:

  • Eurofighter from Italy,
  • Eurofighter and AV8 from Spain,
  • F-16 from Turkey and Romania,
  • Panavia Tornado from Germany,
  • Mirage 2000D and 2000-5 from France.

The Red Air side contributed 9 aircraft, also from:

  • France: Mirage 2000D and 2000-5,
  • Spain: Eurofighter and F-18,
  • Turkey: F-16.

Supporting the flying course were a NATO AWACS (E-3A) for air traffic control and Command and Control (C2) resources from the Spanish Air and Space Force during TLP missions.

Also notable was the participation of the Royal Air Force MQ-9 Predator B (NR-05) UAV and a German Jamkite aircraft for electronic warfare.

As anti-air threats, real air defense systems from the Spanish Army and Air Force were employed, including NASAMS, SKYGUARD, and MISTRAL, while the French ARPEGE system was used as a threat simulator across various operational areas.

Regarding other air assets, a Spanish NH90 helicopter participated in Combat Search and Rescue (CSAR) missions with its extraction team.

An Italian C-27J and a Spanish C295, both tactical transport aircraft, were also involved, along with a Search and Rescue (SAR) helicopter, based at San Javier Air Base for the entire duration of the scheduled TLP missions.

Finally, the TLP facilities allowed pilots and controllers to use the MACE flight simulator, training in a virtual environment and interacting with real aircraft on missions through advanced communication protocols such as Link 16.

Article by ©Omar Rigamonti and ©Fabio Radici
Photos by ©Omar Rigamonti, ©Fabio Radici, and ©Massimo Filippini

The authors would like to thank Colonel Commander Cesar Acebes Puertas and PAO Jessica Martinez for their hospitality and excellent organisation.


ELENCO PARTECIPANTI TLP 2025 – 04 ( fonte scramble.nl )

Albacete, SpainSTART: 06-11-2025END: 28-11-2025   
Serial/CodeType of AircraftAir Force/UnitRoleArrivalDeparture
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