
La base aerea di Bezmer si trova a soli 10 km da Yambol e ancora meno da Bolyarsko. La base prende il nome dal vicino villaggio di Bezmer che a sua volta prende il nome da un sovrano bulgaro del settimo secolo, Khan Bezmer . La base militare è situata nella parte sud-orientale del paese ed è una delle poche basi militari a doppia gestione in quanto oltre alle forze bulgare si trova un piccolo contingente americano ( il 22 ° Forward Deployment Air Base ) che, dopo un accordo difensivo firmato e voluto da entrambe le parti, ha permesso agli Stati Uniti d’America di stabilirsi in quattro basi nell’area dal 2006, tra cui questa. Non ci sono ne reparti fissi ne truppe permanenti in queste basi perciò i 2500 soldati che comunque stanziano in maniera costante e continuativa vengono dispiegati per brevi periodi dai loro reparti d’oltre oceano e sostituiti periodicamente da altre truppe di altri reparti. Yambol per la sua posizione molto strategica per la vicinanza al Mar Nero e quindi alla Russia e volendo anche al Medio Oriente è sempre stata teatro di interesse fin dalla Prima Guerra Mondiale dove le forze tedesche arrivate fin li nella loro conquista decisero di creare una base che sarebbe servita per i propri Zeppelin. Solo al termine della Seconda Guerra Mondiale la base fu rilevata dalle forze bulgare che rischierarono in maniera fissa il 22° Fighter-Bomber Air Regiment che raggruppa il 1° Gruppo e il 2° Gruppo ( ora sciolto ) di attacco al suolo ( Fighter-Bomber Air Squadron ) e ancora oggi vola con il vecchio e robusto Su-25 . Naturalmente negli anni antecedenti la guerra fredda la Bulgaria , e di conseguenza la sua aeronautica , aveva una radicazione filo-russa molto importante, sia nei modelli che nei numeri.


Dopo la fine della guerra fredda l’aviazione della Bulgaria vantava 226 aerei ma da quel momento in poi ha dovuto rivoluzionare il suo assetto e il suo parco macchine e si è vista costretta suo malgrado alla messa a terra di buona parte della sua flotta di aerei. Anche diverse basi aeree hanno visto la loro fine definitiva in quegli anni. Nel 1993 i reggimenti aerei di Bezmer e Sadovo furono sperimentalmente trasformati in “basi aeree” con la fusione dei reggimenti aerei con i battaglioni di aviazione tecnica e di servizio. Intorno al 1995-1996 tutti i reggimenti aerei furono trasformati in basi aeree (equivalenti di brigata) e furono formati due comandi principali: Air Defense Command (Командване за противовъздушна отбрана) e il Tactical Aviation Command (Командване за противовъздушна отбрана). Dall’inizio degli anni 2000, la Bulgaria ha cercato attivamente di ristrutturare le sue forze armate nel suo insieme e molta attenzione è stata posta nel mantenere operativi i vecchi aerei russi ancora rimasti in linea tra cui i Sukhoi di Bezmer. Il Sukhoi Su-25 , nome in codice NATO Frogfoot, è un aereo a reazione bimotore monoposto sviluppato in Unione Sovietica da Sukhoi. È stato progettato per fornire supporto aereo ravvicinato per le forze di terra sovietiche. Il primo prototipo fece il suo primo volo il 22 febbraio 1975. Dopo i test, l’aereo entrò in produzione in serie nel 1978 a Tbilisi, nella Repubblica socialista sovietica georgiana . Fino a due anni fa si stavano spegnendo le speranze di vedere ancora questo aereo volare ma invece la determinazione del Ministro della Difesa ha permesso di far tornare operativo un reparto a pieni ritmi con ben otto macchine pienamente revisionate e potenziate.
Sulla base, oltre al Frogfoot in passato erano rischierati anche i Su-22 UM 3 K e Su-22 M 4 che venivano usati per missione di ricognizione, purtroppo radiati nel febbraio 2004.


Il 28 novembre 2018 il Bulgarski Voenno Vzdushnu Sili ( BVVS , Bulgarian Air Force ) ha firmato un contratto da 85,5 milioni di dollari per l’importante revisione di 14 aerei da supporto aereo Sukhoi Su-25 Frogfoot, poi ridotta a 8 per un ammontare di 82,5 milioni di BGN ( 49,2 milioni di dollari ).
Al fine di rendere possibile la revisione, sono state apportate modifiche alla legislazione bulgara, che ha conferito al Ministero della Difesa il diritto di rilasciare certificati di esportazione di tali apparecchiature. Il motivo della modifica legale era che il Ministero dell’Economia, che aveva tali poteri, non aveva rilasciato la necessaria autorizzazione rifiutando l’autorizzazione per la transazione a causa delle sanzioni internazionali contro la Bielorussia che hanno prodotto anche dei problemi per la trasmissione del pagamento. Le riparazioni non sono state avviate per molto tempo a causa del fatto che le autorità e le banche bulgare non potevano decidere se l’aereo d’attacco potesse essere temporaneamente inviato nella Repubblica di Bielorussia, contro la quale l’UE estende costantemente l’embargo sulla fornitura di armi e attrezzature che possono essere utilizzate per la “repressione interna”. Poiché non sono stati effettuati pagamenti in base al contratto fino alla fine del 2018, l’importo è stato posticipato al 2019 ed è stata necessaria un’approvazione specifica da parte del governo bulgaro per un pagamento anticipato del 100% per l’accordo . Di conseguenza anche gli aerei sono stati trasportati ( con degli aerei da trasporti Ilyushin Il-76 ) con molto ritardo , il primo ha lasciato Bezmer il 28 agosto 2019 e l’ultimo il 7 ottobre 2019. Comunque tutti questo impegno e tutti questi sforzi hanno ripagato notevolmente anche dopo la lunga attesa per vedere riconsegnati tutti i velivoli. Il Ministro della Difesa bulgaro , Krasimir Karakachanov, in un comunicato stampa ha annunciato che l’ultimo degli otto jet Su-25 aggiornati ( numero di registrazione 254 ) per l’aviazione è stato riconsegnato alla base aerea di Bezmer l’11 febbraio dopo una revisione presso l’impianto di riparazione velivoli del 558°ARZ JSC ( Aircraft Repair Plant) a Baranovichi, in Bielorussia. In seguito al ricondizionamento della revisione, tutti gli aerei hanno acquisito ulteriori capacità di combattimento: l’arsenale di munizioni utilizzato è stato ampliato, è stata migliorata la precisione di colpire obiettivi a terra con l’aumento della portata. La durata della fusoliera del Su-25 è stata estesa di 800 ore di volo e quella dei motori a turbogetto R-95Sh di 500 ore. Ciò consentirà all’Air Force bulgara di utilizzare il Su-25 fino al 2027-2028 con una potenziale estensione della durata di servizio di 10 anni dopo un’altra revisione della cellula e del motore.

L’aereo inoltre ha un sistema di navigazione completamente modernizzato con capacità di navigazione con un ricevitore satellitare GPS/GLONASS , un registratore di dati di volo aggiornato, un registratore audio / video digitale e un nuovo head-up display e display multifunzionali della cabina di pilotaggio, che migliorano le informazioni di cui i piloti hanno bisogno per portare a termine le loro missioni.
Le capacità missilistiche dei jet sono state notevolmente ampliate e le radio di bordo sono state sostituite.


Tutto questo e altri sistemi recentemente implementati rendono i Su-25 bulgari più pronti al combattimento e molto più efficaci nel fornire supporto aereo diretto, isolare l’area di combattimento e assistere l’ingaggio di forze terrestri e navali . Il contratto con la Bielorussia prevedeva la revisione di due aerei da addestramento da combattimento, sei aerei da combattimento e 16 motori, nonché modifiche / sostituzioni di sistemi, blocchi e unità dell’avionica di bordo. Il primo Su-25 K aggiornato , seriale 246, è rientrato alla base di Bezmer il 21 settembre 2020 dopo più di un anno dal suo spostamento in suolo bielorusso. Il giorno seguente è tornato il secondo aereo, stavolta il Su-25 UBK , seriale 002 , mentre il terzo Su-25 K , seriale 253 , è arrivato il 20 ottobre 2021. La riammissione ufficiale in servizio dopo l’assemblaggio e il collaudo di tre aerei d’attacco ha avuto luogo il 25 ottobre 2020 e altri tre veicoli in due lotti – nel dicembre 2020. Il settimo Su-25 aggiornato è arrivato a Bezmer il 29 gennaio 2021. Tutti i velivoli rientrati indossano una magnifica combinazione di colori digitale denominata a pixel molto particolare. Dopo la valutazione degli aeromobili riparati e modernizzati ricevuti, l’Aeronautica Militare bulgara prenderà in considerazione la possibilità di inviare altri sei Su-25 (4 Su-25K e 2 Su-25UBK) a Baranovichi in base al contratto iniziale .
Aggiornato
Su-25K : 240, 246, 249, 252, 253 e 254
Su-25UBK: 002 e 095
Da aggiornare
Su-25K: 195, 197, 230 e 255
Su-25UBK: 017 e 047
Il 26 febbraio 2021 si è svolta la presentazione ufficiale alla stampa e agli ospiti dei velivoli aggiornati . Per l’occasione è stata preparata una statica di tutti i velivoli con carichi alari differenti nuovi e vecchi, tutti e 10 i piloni alari erano completamente occupati con diverse configurazioni per far rendere conto agli intervenuti delle potenzialità dei Su-25. Le novità apportate però sono state mostrate non del tutto appieno però, infatti su un aereo veniva mostrato per la prima volta il nuovo pod per la guerra elettronica prodotto dalla società bielorussa 558° ARZ ” Satellite-M2 ” che crea interferenze negli emisferi anteriore e posteriore, però su nessuno degli altri velivoli venivano montati i nuovi missili ( almeno per i Su-25 ) air-to-air R-73 E, che invece montavano tutti il vecchio missile R-60 M/MK.

Foto di ©Mirco Bonato
Testo di ©Mirco Bonato / ©Stefano Polato
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