Nei giorni 9 e 10 luglio 2016 si è tenuta la manifestazione dedicata agli amanti dell’aeronautica d’altri tempi, la “Flying Legends”.
A Duxford, poco distante da Cambridge, sorge una delle sedi dell’Imperial War Museum che consta di una serie di padiglioni espositivi e di 2 piste (06R/24L, pavimentata, lunga 1503 metri e 06L/24R, in erba, lunga 880 metri).
La presenza delle piste è giustificata dal fatto che in origine vi era situata una base aerea operativa fino al 1961.
Venne costruita nel 1918 per conto della Royal Air Force; durante gli anni della seconda guerra mondiale venne assegnata alla United States Army Air Forces, ritornando sotto il controllo della RAF poco dopo la fine della guerra.
Non si poteva quindi scegliere una migliore location per questo airshow che, complici gli aerei d’epoca, il caratteristico paesaggio della campagna inglese e i figuranti in costume, ha saputo suggestivamente trasportare gli spettatori nei tumultuosi giorni della battaglia d’Inghilterra.
Gli assoluti padroni dei cieli sono stati gli aerei da caccia, quali gli immancabili Supermarine Spitfire e Hawker Hurricane, i versatili P-51 Mustang, i caccia navali Grumman Wildcat e Bearcat e il silurante Avenger, di cui esiste un esemplare in esposizione nel museo, dipinto come quello utilizzato nel teatro di guerra del Pacifico dall’ex presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush.
Molto bella è stata la serie di passaggi in formazione del gruppo “The flying bulls” composto dal caccia pesante Lockheed P-38 Lightning, dal caccia navale Chance Vought F4U-4 Corsair e dal bombardiere medio North American B-25J Mitchell.
Un altro volo in formazione di particolare interesse è stato quello composto da due P-51 Mustang, di cui uno in livrea RAF, e un bombardiere pesante Boeing B-17, la famosa “fortezza volante”.
Oltre ai velivoli alleati erano presenti anche alcuni Messerschmitt Bf 109, che hanno messo in scena uno scontro con i biplani inglesi Gloster Gladiators. In realtà i Bf 109 erano degli Hispano Buchon in livrea tedesca, considerando il fatto che l’azienda spagnola Hispano Aviación, nel dopoguerra, ha prodotto diversi esemplari su licenza della casa teutonica. Per questo motivo questi aerei sono molto utilizzati nelle riprese di film storici.
L’esibizione che ha catalizzato l’attenzione della folla è stata, senza ombra di dubbio, quella composta da un P-51 e un F-22 Raptor. I due velivoli si sono cimentati in una serie di passaggi a bassa velocità (almeno per l’F-22), creando un intreccio tra passato e presente ed evidenziando gli enormi passi in avanti della tecnologia aeronautica. L’F-22, di istanza a Langley in Virginia, proveniva dal Royal International Air Tattoo, che proprio in quei giorni si teneva in quel di Fairford. A questo proposito invito a leggere il report dell’airshow , a cui noi di QRA Aviation abbiamo partecipato.
Ovviamente anche la sezione museale ha meritato una visita, vista la grande varietà di esemplari di aerei provenienti per la maggior parte da Gran Bretagna e Stati Uniti. Tra questi possiamo ricordare il bombardiere inglese per eccellenza: l’Avro Lancaster, seguito dal suo discendente Avro Vulcan.
Nella sezione “American Air Museum” fanno bella mostra di se fra gli altri il bombardiere Boeing B-29A, il gigantesco Boeing B-52D e due dei simboli della guerra fredda, i ricognitori Lockheed SR-71A e U-2C.
Articolo di ©Matteo Bani
Foto di ©Luca Bani
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