Si è svolta lo scorso 27 Marzo 2018 in Veneto l’interessante esercitazione SATER 01-18, l’evento addestrativo organizzato dall’Aeronautica Militare in collaborazione con il Corpo Nazionale del soccorso alpino e speleologico (C.N.S.A.S.), Vigili del fuoco, Polizia di Stato e Guardia di Finanza nella prima delle tre esercitazioni annuali di SATER, il training con cui l’Aeronautica militare testa sul campo la macchina di intervento riguardante la simulazione di operazioni di Ricerca & Soccorso relative ad eventuali incidenti aerei. L’operazione fa parte di un programma addestrativo più ampio dell’ A.M., volto a migliorare l’interazione tra varie organizzazioni militari e civili in occasione di incidenti di volo in territorio montano.
Il centro delle operazioni , dove è stato predisposto il cosiddetto Posto Base Avanzato, è stata la linea di volo principale dell’aeroporto di Verona – Boscomantico ( dove eravamo ospiti della Squadra volo della Protezione Civile ANA ), mentre il teatro delle ricerche sono stati i monti Lessini, a nord di Verona e non lontani dal lago di Garda.
La simulazione in oggetto prevedeva un possibile incidente di un jet da addestramento biposto che era stato contattato via radio per l’ultima volta nelle vicinanze di Malcesine, e che poteva essere scomparso dai radar e caduto in un’ area tra le province di Trento e Verona, compresa tra il Passo delle Fittanze e la Malga San Giorgio, in alta Lessinia (zona poi oggetto delle effettive ricerche dell’equipaggio di volo da parte del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino della regione Veneto – C.N.S.A.S.)
Gli assetti di volo dei vari reparti interessati sono arrivati a Boscomantico in tarda mattinata, intorno alle 11,20; c’è stata purtroppo qualche defezione dell’ultima ora. I tre velivoli intervenuti sono stati nell’ordine un AB-412 del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di base a Venezia, un AB-212 del 3° Reparto Volo della Polizia di Stato di Bologna e infine un AB-412 della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano.
Dopo gli atterraggi, sono poi seguite varie fasi di familiarizzazione tra le squadre di terra e di volo; prima di questo, grazie alla disponibilità del 1°Luogotenente Daniele Ruffilli, responsabile P.I. e Rapporti con i Media del 15° Stormo di Cervia, è stato possibile – per i fotografi e rappresentanti della stampa – incontrare molti dei responsabili delle varie unita’ coinvolte in questa esercitazione, cosi’ da avere un’idea più precisa sulle operazioni interessate e le competenze di ogni reparto.
Abbiamo potuto parlare, tra gli altri, con i volontari del Soccorso Alpino e qualche responsabile della Guardia di Finanza (dotati anche di unità cinofile, come anche per i Vigili del Fuoco) e con alcuni piloti che ci hanno parlato dell’impegnativa e febbrile attività dei loro reparti in occasione di calamita’ come il tragico terremoto in Abruzzo e relativamente all’incidente dei due Tornado dell’A.M. nelle Marche.
E’ stato poi possibile ascoltare alcuni dei principali responsabili del Comando Operazioni Aeree di stanza a Poggio Renatico (Ferrara), l’ente di comando e controllo dei vari assetti dell’A.M. impegnati in attività operative e di addestramento, che gestiva l’evento. Il C.O.A. si occupa di tutto il processo di pianificazione operativa e della condotta di tutte le operazioni aeree.
Ci è stata data la possibilità di rivolgere alcune domande al Col. Cipriano, Direttore dell’esercitazione, al Ten. Col. Maule sui principali aspetti pratici dell’esercitazione, al Mar. Lunghi sugli aspetti meteo ed al Cap. Rizzato, responsabile di tutta l’attività che si svolgeva in linea di volo. Queste persone appena elencate, assieme ad altri collaboratori, hanno poi radunato tutti i reparti e partecipanti all’evento e tenuto il briefing di preparazione, prima di dare il via alla fase operativa.
Le missioni diurne sono iniziate intorno alle 14 (erano state formate 9 squadre di volontari del Soccorso Alpino, assegnate ai vari aeromobili) e fino alle 18 il piazzale è stato interessato continuamente da decolli, atterraggi – cambio delle squadre interessate – e rifornimenti dei velivoli ad ala rotante.
Ad un lato del piazzale, il 3° Stormo di Villafranca, insieme al 1° Reparto Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo di Milano Linate e del 2° Stormo di Rivolto (UD), ha predisposto il summenzionato Posto Base Avanzato (PBA), decisamente spartano (come puntualizzato dal Ten. Col. Maule) ma dotato di tutti i servizi necessari per l’assistenza al volo e la gestione delle operazioni, come le strutture campali di comando e controllo, i sistemi mobili di comunicazione, le stazioni satellitari, la stazione meteo e la torre di controllo mobili, senza dimenticare il rifornimento dei velivoli ed il servizio antincendio.
Era prevista una fase di missioni notturne dalle ore 20 alle 22, ma purtroppo anche a causa dell’assenza dell’elicottero HH-139 del 15°Stormo 83°Gruppo, di base a Cervia (RA), questa è stata successivamente annullata.
Il recupero effettivo dei due “survivors”, prima delle 18, ed il successivo debriefing, hanno posto la parola fine ad un evento che, insieme ad altri che sicuramente seguiranno, servirà ad aggiungere un nuovo tassello alla sempre migliorabile interazione tra reparti militari e civili volta all’importantissimo scopo (menzionato chiaramente anche nella comunicazione relativa a queste esercitazioni) di operare “insieme per salvare vite umane”
Breve Cenno…Aeroporto di Verona Boscomantico
L’Aeroporto di Verona-Boscomantico ( Codice IATA – QBS – Codice ICAO- LIPN ) Angelo Berardi (aviatore e pilota militare della prima guerra mondiale) è un piccolo aeroporto situato a pochi chilometri da Verona che dispone di una pista lunga poco più di 1000 metri. L’aeroporto è attualmente utilizzato per voli turistici, per manifestazioni, come base per paracadutisti ed elicotteri, poiché la lunghezza della pista consente decollo e atterraggio solo ad aeromobili di medie/piccole dimensioni.
L’Aeroporto vanta una notevole storia militare e non, basti pensare che il 10 settembre 2016 a Boscomantico si sono festeggiati i 100 anni dell’aeroporto. E fu proprio nel 1916, che l’aeroporto venne attrezzato per ricevere il III Gruppo Aeroplani il quale partecipò attivamente alla prima guerra mondiale, insieme ad altre squadriglie aeree.
Dal 28 giugno 1917 vi volò anche l’M.11 Angelo Berardi (dirigibile), a seguire nel 1925 il XV Gruppo della Regia Aeronautica con la 32ª Squadriglia e la 35ª Squadriglia del 21º Stormo di Bologna e via dicendo. Nel 1928 venne fondato l’Aeroclub di Verona che gestisce ancora oggi una delle scuole di volo più importanti del Nord Italia.
Articolo & Foto ©Omar Rigamonti ©Massimo Filippini
Lo Staff di QRA Aviation desidera ringraziare per la gentile collaborazione e ospitalità il L.TEN. Daniele Ruffilli, Addetto Pubblica Informazione 15° Stormo Cervia.
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ENGLISH TRANSLATION
An interesting exercise called SATER 01-18, a training event organized by the Italian Air Force in cooperation with the “Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)” (National Corps of Alpine and Speleological Rescue), “Vigili del Fuoco” (Fire Brigade), “Polizia di Stato” (State Police) and “Guardia di Finanza” (special italian corps run by Finance ministry), was held last March 27, 2018 in the Veneto region. This was the first of three SATER annual exercises, the training event used by the Air Force to test the intervention “machine” about the simulation of Search & Rescue operations concerning possible plane crashes. This exercise is part of a wider training programme of the Air Force, designed to improve the interaction between various military and civil organizations in the event of flight accidents in mountain areas.
The operations centre, where the so-called Forward Operating Base (FOB) was set up, was the main apron of Verona – Boscomantico airport (where we were guests of the “Protezione Civile ANA” flight team) (Civil Defence), while the Lessini mountains were the search theater, located north of Verona and not far from Lake Garda.
The mentioned simulation concerned a possible accident of a two-seater jet trainer that had been in radio contact for the last time near Malcesine (VR), and that could have disappeared from radar and crashed in an area between the provinces of Trento and Verona , between Passo delle Fittanze and Malga San Giorgio, in upper Lessinia (the area, then subject of the flight crew actual search, made by the “Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico” of the Veneto region)
The flight assets of the various, involved units arrived at Boscomantico in the late morning, around 11:20; unfortunately, there were some late defections. The three aircraft that attended the exercise were, in order, a “Vigili del Fuoco” Flight Unit AB-412 from Venice, a “Polizia di Stato” 3rd Flight Unit AB-212 based at Bologna and finally a “Guardia di Finanza” Air Section AB-412 from Bolzano.
After the landings, there were various familiarization stages between the ground and the flying teams; before this, thanks to the availability of 1° Luogotenente Daniele Ruffilli, P.I. and Media Relations manager of the “15° Stormo” (Wing) from Cervia (RA), it was possible – for photographers and press representatives – to meet many of the leaders of the various units involved in this exercise, so as to have a better idea about the operations that were involved and each department tasks.
We had the opportunity to talk, among others, with the Alpine Rescue volunteers and someone from the “Guardia di Finanza” staff (including also working dogs handlers, present with the Fire Brigade, too) and with some pilots, who talked to us about the challenging and hectic activity of their units during natural disasters like the tragic earthquake in the Abruzzo region and the sad accident of the two Air Force Tornados in the Marche one.
It was then possible to listen to some of the leaders of the “Comando Operazioni Aeree” (Air Operations Command) stationed at Poggio Renatico (FE), the command and control authority for all the various Air Force assets engaged in training and operational activities, that managed the event. The C.O.A. deals with the entire operational planning process and the conduct of all air operations.
We were given the opportunity to ask some questions to Colonel Cipriano, the exercise director, to Lieutenant Colonel Maule on the main practical aspects of the exercise, to Warrant Officer Lunghi on the weather details and to Captain Rizzato, supervisor of all the activities that were carried out on the flightline. These above listed people, along with other colleagues, then gathered all the units and participants in the event and held the pre-exercise briefing, before starting the operational phase.
The daytime missions started at around 14:00 (9 teams of Alpine Rescue volunteers were gathered and then assigned to the various aircraft) and until 18:00 the apron was continuously affected by take-offs, landings – change of the involved teams – and the refuelling of the rotary wing aircraft.
On one side of the apron, the “3° Stormo” of Villafranca (VR), together with the “1° Reparto Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo” from Milan Linate and the “2° Stormo” from Rivolto (UD), had set up the above mentioned Forward Operating Base (FOB), surely a kind of …austere one (as pointed out by Lt. Col. Maule), but equipped with all the necessary services for flight assistance and operations management, such as the command and control field structures, mobile systems of communication, satellite stations, mobile weather station and control tower, without forgetting the aircraft refuelling and the fire service.
A part of night missions had been scheduled from 20:00 to 22:00 but unfortunately, due also to the absence of the HH-139 helicopter from the “15° Stormo, 83° Gruppo (Sqn.)” based at Cervia (RA), it was later cancelled.
The actual rescue of the two “survivors” before 18:00, and the debrief that followed, have put an end to an event that, along with others that will surely come along, will add a new element to the interaction – with plenty of room for improvement – between military and civil units, aimed at the very important purpose (clearly mentioned also in the communication about these exercises) to work “together to save human lives”.
A short note … Verona – Boscomantico airport
The airport of Verona – Boscomantico (IATA Code QBS, ICAO Code LIPN) , named after Angelo Berardi (aviator and military pilot of the First World War) is a small airport located a few kilometers from Verona, which has a runway only a bit longer than 1000 meters. The airport is currently used for tourist flights, for various events and airshows, as a parachutists and helicopters base, since the length of the runway allows take-offs and landings only of medium / small sized aircraft.
The airport boasts a notable military history, just think that on September 10, 2016, the 100 years of Boscomantico airport were celebrated. And it was in 1916 that the airport was equipped to receive the “ III Gruppo Aeroplani “, which actively participated in the First World War, along with other air Flights.
From June 28, 1917, also the M.11 Angelo Berardi (airship) flew there, then in 1925 the “XV Gruppo” of the “Regia Aeronautica” with the “32° Squadriglia” (Flight) and the “35° Squadriglia” of the “21° Stormo” of Bologna, and so on. In 1928 the Aero Club of Verona was founded, a club that still manages one of the most important flying schools in northern Italy.
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Di seguito riportiamo i comunicati stampa ufficiali dell’Aeronautica Militare Italiana:
AERONAUTICA MILITARE – COMUNICATO STAMPA –
– INSIEME PER SALVARE VITE UMANE AL VIA L’ESERCITAZIONE SATER 01-18 –
I MONTI LESSINI SARANNO LO SFONDO DELL’ADDESTRAMENTO CONGIUNTO DI RICERCA E SOCCORSO AEREO
Si svolgerà il prossimo 27 marzo, in un’area compresa tra Verona Boscomantico ed i Monti della Lessinia, l’esercitazione SATER 01-18, attività addestrativa che prevede simulazioni di Ricerca e Soccorso (S.A.R. Search and Rescue) a seguito di incidenti aerei, attività condotta dal Comando Operazioni Aeree (C.O.A.) dell’Aeronautica Militare.
L’operazione si inquadra in un programma addestrativo dell’Aeronautica Militare, volto a verificare le capacità di effettuare operazioni di soccorso aereo in caso di incidenti aeronautici in ambiente montano, cooperando in maniera sinergica con altre organizzazioni civili e militari.
Lo scenario dell’attività simulerà la ricerca a favore di un equipaggio di volo, disperso a seguito di incidente ed avrà, come luogo delle operazioni (sia diurne che notturne), un’area montana dei Monti della Lessinia.
Per il coordinamento delle operazioni S.A.R. verrà costituita una postazione di comando e controllo presso un ampia area del Comune di Verona, adiacente l’Aeroporto di Verona Boscomantico, dalla quale saranno condotte operazioni sia in orario diurno che notturno e sulla quale convergeranno gli aeromobili partecipanti ed i mezzi di supporto tecnico-logistici/operativi dell’Aeronautica Militare, il tutto senza interessare aree di competenza ENAC.
Oltre all’Aeronautica Militare, che partecipa con un elicottero HH-139 del 15° Stormo 83° Gruppo, di base a Cervia (RA) ed un SIAI 208 della Squadriglia Collegamenti di Linate (MI), prenderanno parte all’esercitazione anche 1 AB-205 del 4° Reggimento AVES ALTAIR di Bolzano, un AB-412 del 3° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano un AB-412 della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano, un AB-412 del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco Veneto ed un AB-212 del 3° Reparto Volo della Polizia di Stato di Bologna.
Il coordinamento delle operazioni di ricerca terrestre sarà affidato al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) della regione Veneto.
L’Aeronautica Militare, garantisce 365 giorno all’anno, 24 ore su 24, assetti specializzati nell’attività di Ricerca e Soccorso (S.A.R. Search and Rescue) in grado di condurre operazioni complesse in condizioni climatiche e di visibilità estreme, sia diurne chenotturne. Già da alcuni anni svolge questo tipo di esercitazioni congiunte, in cooperazione con il C.N.S.A.S., per affinare leprocedure di pianificazione, direzione, condotta ed esecuzione delle operazioni di soccorso a seguito di incidenti aerei in ambientimontani. In quest’ottica la SATER costituisce un’occasione estremamente importante e ad altissimo ritorno addestrativo per testare in maniera sinergica, a terra ed in volo, piani, procedure tecniche e predisposizioni messe in atto dalle componenti partecipanti.
AERONAUTICA MILITARE COMUNICATO STAMPA
– CHIUSURA ESERCITAZIONE SATER 01-18 –
Si è conclusa ieri, martedì 27 marzo a Boscomantico (VR) con un debriefing generale l’esercitazione nazionale interforze ed inter agenzia di ricerca e soccorso “SATER 01-18”, pianificata e condotta annualmente dall’ Aeronautica Militare nel quadro dell’ Accordo Tecnico fra Stato Maggiore Difesa, Forze Armate e Corpo Nazionale Soccorso Alpino (CNSAS).
Lo scopo principale dell’Esercitazione è stato quello di consolidare l’addestramento del personale dei Reparti di volo italiani del Soccorso Aereo, dei Centri di Coordinamento e delle Squadre di terra alla gestione delle operazioni di ricerca e soccorso nel difficile ambiente montano, sia di giorno che di notte, favorendo la reciproca conoscenza e lo sviluppo di procedure comuni.
“Mettere a fattor comune le competenze acquisite e consolidate nel corso negli anni sviluppando un unico linguaggio nel campo della ricerca e soccorso, per il bene comune”, queste le parole del Colonnello Alfonso Cipriano, Direttore dell’esercitazione, in occasione del debriefing finale rivolto a tutti i partecipanti.
Aeronautica Militare, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nella giornata del 27 marzo si sono addestrati insieme sui Monti della Lessinia, nella Regione Veneto, con un solo obiettivo: incrementare la conoscenza e la standardizzazione delle procedure comuni di ricerca e soccorso per salvare vite umane.
Il Comando e Controllo delle operazioni aeree è stato gestito da un team del Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (FE). La pianificazione logistica è stata invece affidata al Comando Logistico dell’Aeronautica Militare che, grazie alle diverse articolazioni dipendenti coinvolte, ha testato la propria capacità di schierare rapidamente personale, mezzi e infrastrutture nel luogo delle operazioni.
In questo ambito, il 3° Stormo di Villafranca (VR) , con il contributo del 1° Reparto Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo di Milano e del 2° Stormo di Rivolto (UD), ha realizzato presso un’area adiacente all’Aeroporto di Boscomantico (VR) e non insistente su aree di competenza ENAC, un Posto Base Avanzato (PBA), ovvero un piccolo aeroporto dotato di tutti i servizi necessari per l’assistenza al volo e la gestione delle operazioni, dalle strutture campali di comando e controllo, ai sistemi mobili di comunicazione passando per la stazione meteo mobile, la torre di controllo mobile, i servizi di rifornimento, gli antincendi e il servizio di marshalling. La Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano, il Reparto Volo dei Vigili del Fuoco della Regione Veneto ed il 3° Reparto Volo della Polizia di Stato di Bologna, hanno fornito gli assetti aerei per il trasporto delle squadre di terra ed il successivo recupero dei survivors, mentre il 15° Stormo di Cervia ha fornito il Personale Operation Manager ed un addetto alla Pubblica Informazione. Lo scopo principale infatti delle esercitazioni SATER è quello di addestrarsi per quello che è uno dei compiti di Istituto dell’Aeronautica Militare, intervenire per salvare piloti militari che fossero colpiti da avarie che portano al lancio o comunque ad un atterraggio fuori dalle piste di volo “convenzionali”
Daniele Ruffilli – Addetto Pubblica Informazione 15° Stormo Cervia
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