Per la sesta volta la Royal Canadian Air Force (RCAF) ha rischierato una task force aerea in Romania collaborando alla salvaguardia dello spazio aereo sul Mar Nero nell’ambito dell’operazione Reassurance.



Circa 150 membri del personale della RCAF, la maggior parte appartenenti al 409 Tactical Fighter Squadron che ha sede presso il 4 Wing Cold Lake in Alberta, e 6 velivoli Hornet CF-188 (F-18 A/B) hanno partecipato ad un rischieramento che è durato tre mesi, dal 1 settembre al 30 novembre 2021, rispetto ai soliti quattro mesi per i quali erano stati programmati i rischieramenti precedenti. Durante questo rischieramento, i CF-188 hanno incrementato le capacità di air policing dell’aeronautica rumena portandole allo standard NATO richiesto . La NATO è responsabile di garantire l’integrità, la sicurezza e la protezione del suo spazio aereo 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, supervisionata dall’Allied Air Command. Per i paesi membri che non dispongono delle necessarie capacità aeree, esistono accordi per garantire un unico standard di sicurezza nello spazio aereo europeo della NATO.

Mentre per la Baltic Air Policing in Lituania ed in Estonia si tratta di dover coprire il ruolo di interdizione al 100%, in Romania, come in Bulgaria, la componente NATO di turno affianca e supporta l’aeronautica locale. Il contingente Canadese era di stanza presso la base aerea di Mihail Kogalniceanu vicino a Costanza e lavorando a stretto contatto con il personale e con i mezzi rumeni ha effettuato intercettazioni di routine di aerei non identificati o che non rispondevano a nessun segnale radio sulla regione del Mar Nero e sul territorio alleato per garantire la sicurezza e la protezione dello spazio aereo.
Il primo rischieramento della RCAF è stato a Campia Turzii nel 2014, poi alla base aerea di Mihail Kogalniceanu per cinque anni consecutivi, dal 2017 al 2021. Nonostante il COVID-19 e le rigide restrizioni in Canada, la RCAF si è schierata anche lo scorso anno, dimostrando il proprio impegno per la missione. In tutti questi anni gli Hornets hanno anche condotto missioni di addestramento con l’aeronautica rumena, l’aeronautica statunitense, le forze di terra della NATO e con l’esercito ucraino. Con la vicinanza alla costa del Mar Nero, il distaccamento conduce operazioni di air policing su scala molto intensa rispetto a ciò che è la normale routine a Cold Lake però a differenza di molte altre missioni, la RCAF non ha voluto rivelare se e quante volte ci sono stati scramble nel corso del loro rischieramento.



“Siamo orgogliosi di partecipare alle attività di difesa cooperativa a sostegno del potenziamento dell’air policing della NATO in Romania e di aiutare la NATO e la Romania a proteggere l’integrità del proprio spazio aereo”, ha affermato il tenente colonnello Corey Mask, comandante dell’Air Task Force-Romania. “Abbiamo sei CF-188 Hornet rischierati in questa operazione e sono ideali per questa missione. Durante il rischieramento, l’equipaggio degli Hornet condivide anche le migliori pratiche e tattiche con le loro controparti rumene, con conseguente maggiore interoperabilità durante la protezione dello spazio aereo dell’Alleanza, inoltre è un compito enorme e una sfida per un’aviazione che è così lontana dall’Europa mobilitare una tale forza e venire qui per volare a protezione dei cieli della NATO . Ciò dimostra chiaramente la versatilità e il lavoro di squadra intrinseco del CAF. È anche una grande opportunità, per noi piloti di volare e presidiare gli spazi aerei con altri alleati con i quali non abbiamo mai volato prima e di apprendere le varie sfide che potrebbero verificarsi sul campo e che non sono un problema quando siamo di stanza a Cold Lake ” , ha aggiunto.
Un’altra particolarità degna di nota è che insieme ai piloti RCAF c’erano alcuni piloti USAF in “exchange”. Questi programmi di scambio forniscono sia al gruppo che all’aviatore straniero, uno strumento educativo e un’esperienza destinata a rafforzare il legame tra le forze alleate. Comunque con la decisione sul prossimo jet da combattimento canadese da acquistare incombente, gli F18 canadesi stanno dimostrando il loro valore anche nel quarto decennio del loro servizio.
Insomma , l’operazione Reassurance è stata ancora una volta il contributo del Canada alle grandi esigenze della NATO nel sorvegliare molti spazi aerei in Europa in cui certe Aeronautiche non riescono da sole a supportare l’allarme di reazione rapida . Con la conclusione del rischieramento, la RCAF tornerà a Cold Lake per l’inverno con il suo personale dopo un altro anno di successi , in attesa del 2022.


Foto e Testo di ©Mirco Bonato e ©Stefano Polato
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